sabato 11 ottobre 2008

scripta manent?

Quando è nata la mia prima figlia, e non sto parlando di secoli fa, ma solo quattro anni e mezzo fa, ho iniziato ad annotare alcune mie sensazioni, piccoli eventi, i suoi progressi in un quaderno scelto accuratamente fra tanti. Certa di farle un domani un dono gradito, di lasciarle un ricordo: la calligrafia della mamma, il profumo del comodino dove è stato custodito per tanto tempo, la copertina un po' sgualcita... ho iniziato a scrivere. Oggi non sono più tanto sicura e mi chiedo se non passerò per antica, come quella che scrive ancora su quaderni a righe e non sa cosa sia un computer, ma l'emozione che mi da il profumo di un quaderno nuovo e l'ansia nello scrivere la prima pagina non è paragonabile a nessuna tastiera del computer. E allora? Anche se sembrerò assurda, chi se frega, viva la carta! da due mesi sono mamma per la seconda volta e come da rito, ho scelto un altro quaderno, una penna e anche questa volta ho iniziato a scrivere per non dimenticare niente e con l'intenzione di darlo un giorno alla mia seconda figlia. Tanto, per quanto uno si possa dare l'aria del tecnologico, al passo con i tempi, si sa, le madri sono sempre un po' matusalemme per i propri figli.
Che dire allora di questo blog? ma che vuole questa? è per sentirmi moooderna!!!

venerdì 19 settembre 2008

BENVENUTI A TUTTI


Oggi inizia il mio blog e dò il benvenuto a tutti.
Sto scrivendo questa presentazione un po' titubante, perchè non pensavo di arrivare a casa dalla spesa e invece di riporre tutto nel frigo, mio marito Deni, mi aprisse questa pagina e mi dicesse 'questo è il tuo blog'. Mentre scrivo penso che se avessi avuto un po' più di tempo mi sarei presentata nel migliore dei modi; invece per adesso mi presento definendomi come mi descrive mia figlia Cecilia di quattro anni, semplicemente, 'arruffata'.
Ho ancora la borsa a tracolla e già mi trovo a cercare le parole per presentarmi nel migliore dei modi. Mi trovo in cucina e il computer è appoggiato nel 'tavolo alto' o 'tavolo al centro' o anche non meglio definito, quando do le coordinate relative alla posizione di qualche oggetto; ogni tanto butto un occhio un po' distratto al forno, che da questa mattina ribolle con dei fichi che dovrebbero andare a finire in una fantomatica lonzetta di fico, naturalmente tutta da sperimentare. Per la ricetta ho chiamato la mia amica Romina, che di specialità fatte in casa se ne intende; ma a differenza di altre volte, le indicazioni sono state veramente approssimative, perchè in realtà ognuno vuole tenere segreta questa preziosa ricetta e se non hai visto qualche nonna, non ci riuscirai mai! Chi senti in giro appena nomini la lonzetta fico, ti senti rispondere che è troppo complicato farla, che è un gran traffico, un impazzimento. Boh!! per adesso i fichi stanno a seccarsi nel forno, poi domani andrò a cercare nel web, se magari nel blog del www.cavolettodibruxelles.it , c'è qualche suggerimento.
Che dire in questa presentazione fatta su due piedi, in due parole, che non vale un fico secco? indubbiamente è chiaro che mi piace mettere le mani un po' ovunque: in cucina, tra le mie piante, nell'argilla, nella stoffa, nei libri e in tutto il disordine che ho la capacità di creare in pochissimo tempo.