domenica 19 aprile 2009

Chi ben comincia è a metà dell'opera. Ci sarà mai il mio giardino?

Zappare, sradicare, carreggiare terra con la cariola, vangare...


ma quando pianto i bulbi comprati a Masino? e le piante che da cinque anni ammucchio lungo il muro di casa? Chicca sono sogni, bei sogni. Prima bisogna finire i lavori esterni, mia cara!!!


Ma sono una capa tosta e non so stare senza mettere le mani nella terra e allora ho abbattuto a colpi di zappa un bel monte di terra e con la terra in esubero ho riempito il 'vuoto' tra il muretto di tufo e la collinetta con i quattro ulivi, ultimo baluardo di quello che era il primitivo retro della casa. Oh... dopo due giorni di duro lavoro, con l'indispensabile e preziosissimo aiuto di Cecilia, abbiamo piantato i nostri primi bulbi, 17 gladioli, 1 dalia e tre gipsofile. Con mio marito che continuava a dire, è inutile piantare, tanto la collinetta va rimodellata, la 'ruspa' ti porterà via tutto!!
Ho ignorato ogni sua parola e ho continuato senza colpo ferire, tanto so come vanno i lavori, a scavare ci vuole un attimo, squadre di operai, ma a rifinire e pulire il cantiere non vedi mai nessuno!! Sono stufa di volgere dovunque lo sguardo e dire, lì ci metterò questo dopo che i muratori hanno lavorato... dopo che hanno portato via..dopo che hanno pulito, stuccato, lisciato e compagnia bella. Nonostante tutto ho continuato. E meraviglia delle meraviglie solo dopo 15 giorni sono nati nove giacinti.
Sono felice!
Poi, poi, poi, quanti poi,
dopo, dopo, dopo, ho anche disboscato, sradicato, decespugliato e sterminato una piantagione di bietola, nata spontaneamente nel giardino di valle (credo che potrei anche venderla al mercato da quanta ne ho!).
Ma purtroppo ancora niente di definitivo! E' questo che mi assilla, riuscirò mai a mettere a dimora con l'intento che lì, proprio lì, le piantine resteranno per sempre? senza avere il terrore che una ruspaccia distrugga il mio operato?
Sono fiduciosa e come ogni giardiniere che si rispetti paziente. Del resto è passato solo un anno e mezzo dall'inizio dei lavori esterni, è nata Anita, Tricky, il cane di casa, che più di un cane è un figlio, il primogenito, è fuggito e poi ritornato, i mori sono stati potati, si sono riempiti di foglie, spogliati di nuovo e poi di nuovo verdi e fruscianti con le loro nuove foglie, che vuoi di più! Il tempo passa....

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