venerdì 11 novembre 2011

E' nata! ah Bella



























Ah Bella!!!



Così scrivevo il 12 dicembre del 2010, avevi solo un mese e due giorni:









Quando ho saputo della tua presenza stavo vivendo i giorni più tristi della mia vita e tu sei stata un vero raggio di sole! Come se già sapessi che era necessario riempire un vuoto! una mancanza, perdita... Sei nata il 1o novembre lasciandoci tutti con un bel palmo di naso! Si erano fatti tanti pronostici sul fatidico giorno e invece quasi fuori tempo massimo, sei arrivata. Comunque, detto tra noi, passati i Santi e morti per me, ogni giorno andava bene! Oggi potrai dire ma quante pretese!! Comunque ho sempre supposto che dato il tuo nome, 'Gilda', avresti sicuramente fatto un'uscita da gran diva. Già adesso hai la calma e l'aurea che si addice ad una persona speciale e come le tue sorelle, appena nate, anche tu hai già fatto intuire il carisma. Ora ti voglio raccontare come è andata la tua nascita, tralasciando quello che di violento e sofferente c'è nel parto. Mi sono ricoverata alle 8.00 di mattina del 10 nevembre per indurre il travaglio e dopo un'attesa estenuante per il ricovero e un'arrabbiatura furibonda di tuo padre, finalmente alle 16 mi hanno indotto per la prima volta il travaglio. Assegnato il letto in sala travaglio, la prima cosa che ho fatto è stato guardare fuori dalla finestra per vedere se potevo scappare, te lo assicuro, se non mi fossi trovata al secondo piano, avrei sicuramente saltato giù e via a gambe levate, pancione permettendo! e mentre abbandonavo 'gli abiti civili' per una camiciola collaudata più volte, meditavo la fuga dalla porta, si da quella fatidica porta, dove a caratteri cubitali c'è scritto SALA PARTO. E li dentro, un vero girone dell'inferno, ti devi sentire i lamenti di tutte e in tutte le lingue del mondo! c'è veramente da farsi una cultura!!! Non mi piaceva per niente l'aria che si respirava, sopratutto dell'osterica di turno che voleva fare la simpaticona , mostrandomi il bellissimo smalto che aveva appena messo. Per me non c'era niente da ridere. Anzi... Per come sono fatta io, che non prendo medicinali nemmeno se sto per morire, sottopormi all'induzione è stata una cosa terribile, innaturale. Ero angosciata perchè così facendo non avrei seguito il corso naturale delle cose, ed essendo il terzo parto, conoscendo l'evoluzione dei fatti, avevo paura di non riconoscere i sintomi. Era come se mi avessero buttato da una montagna senza paracadute. Per non parlare dell'assurdità dell'entrare in sala travaglio, lucida come uno spillo, senza alcun dolore... senza quella bella faccia verde che ti viene quando il dolore è troppo e troppo prolungato. Occhio che non sono masochista è! ma è proprio così, perchè sembrerà strano, ma il dolore fisico che a poco a poco diventa insopportabile è del tutto naturale e aiuta e prepara psicologicamente alla nascita vera e propria e a goderti lo sgravo del peso che ti porti dietro da mesi. Aaah la nascita è come una bella scarica d'adrenalina che per smaltirla ti ci vuole una settimana. Invece ho preso tutto contro pelo! sono fatta così, che ci posso fare. Ho vissuto il travaglio come se stessi fuggendo e la strada fosse improvvisamente chiusa, interrotta; ero in preda al terrore. E tra me pensavo che in quella situazione non mi ci sarei mai più trovata (anche se oggi ti guardo e dico che è valsa veramente la pena e... 'lo rifarei'!!!). Ore 22, cambio turno delle ostetriche e del ginecologo. Arriva un tipo dalla faccia pulita, da bravo ragazzo, età massima 35, Deni mi guarda e dice, chi è? .. il ginecologo. In silenzio pensavamo entrambi la stessa cosa,' Madonna santa quanto è giovane e se qualcosa va storto? do se mette le mani?' (invece tanto di cappello, s'è fatto una bella sudata, ma promosso a pieni voti).



Comunque è proprio vero quello che dice zia Laura, nonchè mia sorella, che di parti se ne intende (cinque meravigliosi figli), che prima si partorisce con la testa e poi con il corpo. Per me è stato proprio così. Ho deciso di farti nascere solo quando mi sono sentita sicura e in mani accoglienti e speciali, quelle di Marina, la stessa meravigliosa ostetrica che, guarda caso, ha fatto nascere anche Anita. Quando tutto mi sembrava impossibile e si prospettava una seconda stimolazione, tra dolori innaturali, lancinanti ecco che spunta LEI, Marina. Oh mio Dio è lei o non è lei, 'Deni va a vedere se si chiama Marina'. In un attimo, proprio quello di cui avevo bisogno di sentirmi dire, 'si è Marina'. Salutateci e riconosciuteci, per lo meno io, le ho dato appena il tempo di cambiarsi che si sono rotte le acque e in 40 minuti sei nata!



Credo che Marina abbia dei poteri speciali, con la sua calma, tranquillità e professionalità, mi ha trasmesso una forza soprannaturale senza la quale non sarei riuscita a farti nascere! In momenti così particolari e a volte unici nella vita, non è indifferente la presenza delle persone che ti assistono. Con lei ho sentito che potevo farcela, mi sono abbandonata alla natura e come tutti gli animali che si rispettino, ho partorito sapendo che eri in mani sicure, quelle di Marina, che ti avrebbero presa e appoggiata su di me.



Tutte le persone a me care partecipavano alla mia enorme fatica, se fosse possibile l'aggiungerei tra quelle di 'Ercole' (anche se masculo). Papà al mio fianco, preoccupatissimo per il mio stato d'animo, le nonne a casa mia che 'core core' si facevano forza insieme a Cecilia, la mia primogenita e Anita, la secondogenita. Cecilia, mi hanno detto, che dalle 22.30, (ho partorito alle 23.08) urlava, piangeva ininterrottamente e mi voleva, perchè, pur non sapendo l'evoluzione degli eventi, sentiva che stavo malissimo e non sapeva come aiutarmi.



Vedi Gildoletta mia, tra madri e figli c'è sempre un legame sottile ma fortissimo, fatto di vibrazioni, che va aldilà del contatto fisico; è un'energia che non si può scindere in nessun modo! Esiste e basta.



Cara Gilda, sei piccola, ma da che sembravi fragile e indifesa (per nascere ti sei rotta la clavicola destra), stai invece dimostrando di essere forte e piena di vita! Ma soprattutto sei bellissima; chissà se il nome 'Bella', che spontaneamente avevo pensato per te quando ti ho vista per la prima volta dall'ecografia, sarebbe stato più adatto di Gilda?




baci mamma tua











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